marketing strategies

Le pubblicità su un sito internet convengono?

Fin da quando sono passato a WordPress premium ho deciso di non sfruttare le pubblicità per monetizzare il mio sito.
Perché? Ci sono diversi motivi, che ho deciso di raggruppare nel seguente elenco:

  1. Le pubblicità sono molto fastidiose per chi naviga sul vostro sito web.
    Se i vostri navigatori sono astuti ed informati, probabilmente avranno degli ADblocks, delle estensioni sul motore di ricerca che bloccano le pubblicità (ne ho parlato in questo articolo).
    Chi utilizza questi blocchi non vi farà guadagnare un centesimo dalla visita, mentre chi non li utilizza vi farà guadagnare pochissimo per ogni visualizzazione.
    Molte persone abbandonano un sito dopo avere visto che è pieno di pubblicità. Il loro click è sufficiente per far guadagnare al detentore del sito qualcosa, ma sicuramente il detentore del sito si gioca la possibilità di guadagnare un visitatore costante. A meno che l’articolo non sia fondamentale per il visitatore, questo ne cercherà un altro senza pubblicità. Nell’ottica di fidelizzare i vostri visitatori, inserire le pubblicità non è una buona strategia di marketing.
  2. Veniamo ora ai guadagni. WordPress Ads purtroppo non è un buon modo per guadagnare. I compensi sono alquanto bassi, servono decine di migliaia di visualizzazioni mensili per guadagnare qualche euro, il che mi è stato assicurato più volte dal supporto di WordPress. Scartando questo metodo, ne esistono altri due principali: il programma di affiliazione Amazon e Google AdSense.
    Il primo si basa su un guadagno indiretto derivante dall’acquisto di un certo prodotto da parte di un visitatore. Potrai guadagnare qualcosa dall’acquisto se e solo se avverrà direttamente tramite il tuo link. Se il visitatore acquista il prodotto da un’altra parte o in un secondo momento, non guadagni un centesimo. Si tratta quindi di un metodo assai incerto per guadagnare, basato prevalentemente sulla “fortuna”. Google AdSense rappresenta invece l’Eldorado per i siti web e i blog. Come WordPress Ads, basa i guadagni sui click. Le pubblicità hanno un’interfaccia migliore, sono più accattivanti, ti fanno guadagnare di più. Insomma, Google AdSense è tutto ciò che un blogger può desiderare per guadagnare. Tuttavia, per averlo è necessario disporre di un piano a pagamento piuttosto corposo su una qualsiasi piattaforma di hosting.
    Ad esempio, su WordPress è necessario avere almeno il piano business di 25 euro al mese. Sono tanti soldi, considerando che l’abbonamento deve essere pagato finché si è in possesso del blog, quindi teoricamente a vita.
  3. Restando in tema economico, ogni guadagno proveniente dal sito, se non dichiarato al fisco, è evasione fiscale. Ci sono già stati esempi di youtuber multati pesantemente per non avere dichiarato i loro ricavi al fisco, quindi per non avere pagato le tasse. Bisogna stare attenti da questo punto di vista ed è necessario possedere una Partita IVA.
  4. La velocità di caricamento del sito viene compromessa a causa delle pubblicità. (In questo articolo ho spiegato come aumentare la velocità del proprio sito web). Questo può essere un problema, specialmente se il visitatore al momento della visita ha una connessione lenta, il che accade spesso.
    Diventa probabile che il visitatore abbandoni il sito durante il caricamento delle pubblicità. Lo stesso discorso vale per i cookies, che vi sconsiglio caldamente di usare. Vi fanno guadagnare qualcosa se avete delle partnership con altri enti, ma non ne vale la pena per lo stesso discorso. Ne ho parlato qui: Conviene accettare i cookies? — CompassUnibo Blog

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Al prossimo articolo!

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